Nel caso degli accumulatori, è opportuno effettuare periodiche analisi, in modo da prevenire piccoli problemi che, se trascurati, porterebbero al progressivo esaurimento del dispositivo. E’ qui che interviene il ciclo di rinnovamento: la sua azione desolfatante azzera i disagi del progressivo esaurirsi della batteria che, se sottovalutati, ne procurerebbero anche la rottura. Ad esempio la durata media di una batteria per trazione è all’incirca 5 anni; sottoponendola a rinnovamento, è possibile spendendo una cifra irrisoria rispetto ad una sostituzione ,protrarne considerevolmente la durata, mantenendo le prestazioni costanti nel tempo.
Nel dettaglio le operazioni condotte si sviluppano in quattro diverse fasi: analisi dello stato della batteria, rinnovamento ,verifica e ricarica dell’accumulatore.
Consiste in una verifica delle condizioni fisiche e chimiche in cui si trova la batteria. In questa fase, un sistema automatizzato, simula il ciclo di lavoro calcolando i tempi di autonomia e lo stato di degrado. E’, infatti, l’analisi dello stato che permetterà un intervento mirato, che può essere garantita solo in assenza di danni strutturali e meccanismi da cortocircuito.
Superato l’esame iniziale, la batteria verrà trattata per migliorarne le prestazioni. Il progressivo esaurirsi degli accumulatori è legata alla formazione di piombo solfato che si deposita sugli elettrodi. A seguito di tale processo il circuito interno è isolato e la batteria si può definire definita esausta.
Grazie al nostro trattamento di rinnoviamo si ripristina la reazione elettrochimica che accompagna il normale funzionamento della batteria.
In pratica, tramite correnti pulsanti alternate, si rompono i legami molecolari tra piombo e ione solfato acido, sciogliendo nuovamente il sale isolante e riportando l’accumulatore alla composizione elettrolitica iniziale.
Questo permetterà un miglioramento delle prestazioni in termini di autonomia.
Consiste in una verifica delle condizioni fisiche e chimiche in cui si trova la batteria dopo il trattamento fatto.
Il sistema automatizzato, simula nuovamente il ciclo di lavoro calcolando i tempi di autonomia e lo stato di degrado. Il livello raggiunto è certificato mediante rilascio di una rapporto sullo stato automaticamente emessa dall’apparecchiatura. E’, infatti, possibile per garantire il risultato raggiunto, confrontare il rapporto di verifica con quello sullo stato iniziale.
Come conclusione del ciclo si provvederà alla ricarica dell’accumulatore.
Al termine dello step di ricarica l’accumulatore è pronto all’uso , rispetto alle condizioni iniziali, migliorato per il 90 – 100 %.
Il processo può essere effettuato su tutti i tipi e modelli di batterie acido, gel, agm